martedì 6 maggio 2014

La "mia" Via degli Dei

E' passato oramai un mese. Un mese in cui questa avventura ha avuto modo di sedimentare nella memoria e nell'animo.

Un mese fa arrivavamo in una Piazza della Signoria dove, tra molti sguardi indifferenti, si concludeva in maniera trionfale il mio sogno.

Da Bologna a Firenze, lungo la Via degli Dei, in meno di 24 ore. Tutta d'un fiato.

Potrei annoiare tutti con dei numeri, con il racconto di ogni salita e di ogni discesa. Ma non lo trovo significativo.

L'album fotografico virtuale di questa Via degli Dei conterrebbe la partenza, il fango sulla pelle, le pozzanghere dove mi potevo lavare, il freddo pungente dell'acqua e del vento sulla pelle, i vestiti bagnati, il mal di gambe, Mia che rincorreva un capriolo, l'arcobaleno all'orizzonte, il tramonto su Firenze, tutti i panorami dell'appennino e tutti i volti di chi c'era ed infine, l'arrivo in Piazza della Signoria.

Quello che mi è rimasto dentro, dopo queste 22 ore passate sul sentiero, non è tanto la fatica, nemmeno il gusto dell'aver vinto una sfida con me stesso e neanche la felicità per aver vissuto una esperienza così forte a contatto con la natura.

Certo, questi elementi ci sono tutti, ma in secondo piano. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la passione che le persone hanno infuso nell'impresa.

Sono rimasto piacevolmente sorpreso da ogni loro sorriso, ogni incoraggiamento, ogni goccia di sudore, ogni parola.
Sono sempre più convinto che se sono arrivato in fondo lo devo a loro. Se siamo arrivati in fondo è stato merito loro.

Quegli angeli che mi hanno accompagnato da prima dell'inizio a dopo la fine, ognuno con le proprie peculiarità, costituendo un gruppo fantasticamente affiatato, hanno messo le ali ad un'idea che altrimenti non avrebbe mai preso il volo.

Scrivere i nomi di tutti risulterebbe stucchevole e, con la mia mente bacata, correrei il rischio di dimenticare qualcuno.

A quelli che hanno riservato un pensiero vero, hanno dedicato un augurio sincero, sono stati al mio fianco nella concretizzazione di questo sogno, hanno guidato macchine ed allestito ristori, percorso sentieri bagnati e pesanti, attraversato la nebbia, sfidato il vento, gioito con me in Piazza della Signoria, a loro va la mia gratitudine più pura.

Avete avverato un desiderio, novelli Aladino in un'epoca dove sognare non va più di moda.

Siete voi la "mia" Via degli Dei. Grazie.