venerdì 28 marzo 2014

Via degli Dei - L'avvicinamento

120 km e circa 3.500 metri di dislivello positivo cumulato. Da consumare in 24 ore, attraversando l'appennino tosco-emiliano.
 
Correva l'anno 2009, quando questo nome entrò nella mia testa. Via degli Dei. Un nome altisonante, che riportava indietro nel tempo.
 
Trasferito da poco a Bologna, iniziai a documentarmi sul percorso. Scoprii che il tracciato ricalcava la vecchia Flaminia Militare, creata nel 187 a.C. per collegare in maniera diretta le città di Bologna e Firenze, attraverso quello che può sembrare un "ponte" appenninico tra le due città. Le località lambite dal sentiero, Monte Adone, Monzuno (Mons Junonis), Monte Venere, Monte Luario (Dea Lua), diedero il nome "Via degli Dei" al percorso. Ancora oggi è possibile calpestare dei tratti dell'originale selciato romano che un tempo ricopriva tutta la strada.
 
Ogni informazione che reperivo aumentava in me l'attrazione verso questo percorso che, giorno dopo giorno, iniziava a stregarmi.
 
Iniziai quindi a percorrere alcuni tratti della via camminando, assaporando i paesaggi gentili dell'appennino, condividendo le uscite con alcuni amici.
 
Fu però qualche anno più tardi, nell'autunno del 2013, che mi balenò nella mente l'idea di affrontarla tutta, di corsa, ponendomi come tempo limite il più affascinante dei riferimenti. Un giorno intero, 24 ore. Tenendo conto che le escursioni programmate sul sentiero prevedono 5 giorni di camminata per effettuare tutto il tragitto... c'erano gli elementi basilari per caratterizzare una Sfida impegnativa e stimolante.
 
Quel giorno nacque il progetto, i mesi successivi servirono a renderlo concreto. Allenamenti, pianificazione, organizzazione e logistica. Un gruppo di amici venne contagiato dalla passione e mi aiutò nella preparazione di ogni singolo dettaglio. Rendendo ancora più appassionante la Sfida, facendola diventare una Sfida di squadra.
 
La partenza avverrà allo scoccare della mezzanotte che divide il 4 dal 5 di Aprile, da Piazza Maggiore, ai piedi del Nettuno (il Gigante) . Lasciato il centro di Bologna si salirà verso San Luca, raggiungendo poi il parco Talon attraverso i Bregoli. Costeggiando sulla sponda sinistra il fiume Reno si arriverà ai Prati di Mugnano e da lì, in successione, si attraverseranno Brento, Monzuno e Madonna dei Fornelli.
 
Da Madonna dei Fornelli si salirà verso il punto più alto del percorso, le Banditacce 1202 m.s.l.m., per poi scendere verso il Passo della Futa abbandonando il territorio emiliano. Le amabili colline toscane ci condurranno prima a San Piero a Sieve e poi, scavalcando il Monte Senario e il Poggio Pratone, a Fiesole. Da li, solo la discesa ci separerà da Piazza della Signoria e dal suo Nettuno.
 
Passione ed Ispirazione sono gli elementi fondamentali di questa Sfida, una sfida contro se stessi, in armonia con la natura che ci mette a disposizione fantastici sentieri da correre.

 

2 commenti:

  1. Che meraviglia! Potessi affiancarti nell'impresa! Anche se ho poche esperienze di trail e una sola di ultratrail, sento la tua sfida come fosse mia. Il significato (di ogni sfida) è profondo, ed è essenziale trovarlo sempre e riportarlo a nuova vita. Solo così si vive pienamente... Bravo Flavio! Ti seguo, qualche km indietro...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille per il commento e per il supporto! La vita è fatta di sfide, in fondo, rinunciare ad esse significherebbe, a parer mio, rinunciare alla vita stessa. Diamoci dentro!

      Elimina