domenica 19 agosto 2012

Camignada poi siè refuge

Ecco un'altra perla dal passato. Sono passati oramai dieci giorni, ma ancora il ricordo è vivo. Ritorniamo al 5 Agosto 2012.

Dopo la sconfitta patita sulle salite del Cima Tauffi, avevo in programma un ritorno in Cadore, non si può stare un anno intero senza vedere le tre cime!!!


Questa volta al gran completo, con Mariagrazia ed Hariken al seguito, trascorriamo qualche giorno di relax nel mitico Hotel Iris del grandissimo Walter, che già ci aveva ospitato l'anno scorso in occasione della LUT.


Ecco qui tutto il racconto
Sveglia come sempre all'alba, con il buon Walter che oltre a svegliarsi prima di noi per prepararci la colazione, si offre anche di portarci in macchina fino alla piazza dove si prende il bus per Misurina. MI TI CO!!!!!

Arriviamo a Misurina molto presto, circa con un'ora di anticipo rispetto alla partenza prevista della gara, gironzolo senza una meta ben precisa, mi prendo un secondo caffè per stare sveglio... e si attende la partenza. La gente continua ad iscriversi fino all'ultimo...ed anche oltre... mi sembra di scorgere ancora qualcuno in coda quando senza preavviso si sente il colpo di pistola dello starter.

La Camignada non è proprio un trail.. è la Camignada, alcuni la corrono, altri se la godono camminando e sfruttando i 6 rifugi che si trovano lungo il percorso per ammirare in totale serenità uno degli angoli più belli delle nostre montagne.

Si parte su asfalto, prendendo la strada che porta al rifugio Auronzo con il suo casello per le automobili, in corrispondenza del quale prendiamo il sentiero nel bosco abbandonando il bitume.
La gente è veramente tanta, parto tranquillo e nelle retrovie i tratti di salita si percorrono camminando, cosa che mi va più che bene, tanto la strada è lunga.
Si arriva al rifugio Auronzo e da li si fa il breve piano che arriva al Rifugio Lavaredo. Il panorama è spettacolare, i corridori creano un cordone infinito che evidenzia anche a distanza il sentiero che lambisce le tre cime.

Locatelli e Pian di Cengia si susseguono tra salite, discese e sentieri sempre sicuri. Ad ogni ristoro ci si deve fare timbrare il "passaporto" della camignada, si mangia e beve qualcosa e poi si procede.
Il tempo è fantastico, un bel sole illumina quasi sempre i paesaggi, ed il vento dei 2000 metri ci consente di correre senza soffrire la calura tipica di questa stagione.

Una bella discesa ci porta al Comici, da li una salita bella insidiosa porta alla Forcella Giralba, al rifugio Carducci ed alla discesa che in circa 7 chilometri fa perdere 1500 metri di dislivello. Un bell'impegno per le gambe, già fiaccate dalla salita e dal caldo. Cerco di tenere un passo decente, ma verso la metà del discesone mi devo concedere una sosta ristoratrice rinfrescandomi ad un torrente.
Più si scende e più il caldo pesa.

Usciti dal bosco ci aspettano 5 interminabili chilometri in pianura sulla ciclabile, caldo africano e stanchezza rendono durissimo questo tratto, di per se senza difficoltà. Ogni chilometro mi faccio qualche centinaio di metri camminando e bevendo, fino a che finalmente si intravede il palazzo del ghiaccio e, li vicino, anche Mariagrazia che mi sta aspettando!

E' fatta, chiudo in un tempo che mi soddisfa, 4 ore e 45. La classifica finale mi attribuirà la 409esima posizione.. su 1200 non è poi malaccio.

Una gara splendida comunque, da rifare e da assaporare per chi ama, come me, le Dolomiti.

Una vera festa podistica!


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