domenica 10 marzo 2013

Via degli Dei - Perlustrazione Prima parte

Da qualche anno mi naviga in testa l'idea di percorrere la Via degli Dei a piedi, da Bologna a Firenze.

Il tracciato deve il suo nome alle numerose località toccate dal sentiero, che ereditano il nome dalle antiche divinità.

La prima tappa che, con Piero, abbiamo voluto perlustrare, è quella che dal centro della città di Bologna (Statua del Nettuno in Piazza Maggiore), porta fino al paese di Brento.




Arriviamo in centro con l'autobus e, appoggiati alla fontana del Nettuno, iniziamo il nostro viaggio che, attraverso le vie del centro serenamente deserte, ci guida verso via Saragozza e i portici di San Luca, che conducono all'omonimo santuario.

Non forziamo il ritmo e, arrivati in cima, troviamo una simpatica turista che ci fa addirittura 4 foto.



Ripartiamo imboccando il sentiero dei bregoli che, con i suoi alberi caduti, ci accompagna fino al Parco Talon e il suo fango, che ci procura qualche problema di troppo e ci fa sdraiare allegramente nel fango a causa della scarsa aderenza.

Ci dirigiamo quindi verso Sasso Marconi e l'inizio del single track, che ci condurrà all'ascesa tanto temuta al Monte Adone.
I boschi subito si fanno sentire, l'aderenza è poca e la pendenza è importante. Cerchiamo di tenere botta e proseguiamo, alternando corsa a camminata, fino ad arrivare a Badolo.

Oramai siamo quasi arrivati, manca solo lo strappo peggiore, la salita a Monte Adone che, come sempre, fa penare e soffrire (soprattutto oggi, arrivati con più di 25 km  nelle gambe) ma ricompensa ampiamente una volta arrivati alla croce con il bellissimo panorama.





Ultimo tratto di discesa con qualche goccia di pioggia ed eccoci a Brento, dove Mariagrazia ci è venuta a recuperare per riportarci alle nostre case.

Considerazioni finali : uscita piuttosto impegnativa, sia come dislivelli che come lunghezza (circa 30km e 1100 D+), il fango ha aggiunto come sempre un livello di difficoltà in più. Il percorso non annoia mai, a parte qualche tratto di asfalto tra parco Talon e Sasso Marconi e, una volta arrivati nel bosco, offre sempre una veduta ampia e rasserenante delle vallate circostanti.
Splendida uscita, fatta in compagnia ha ancora più gusto, e la fatica, anche se assolutamente presente, si sente meno quando si è assieme a dei veri cinghiali come Piero :)




Avanti tutta, arriva la Ultrabericus!! :P




1 commento:

  1. Gran bel progetto! Queste esplorazioni di sentieri mi sembrano più attraenti di tantissime gare. Buon divertimento ultraberico.

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