giovedì 1 novembre 2012

PB - WereWolvesTrail Cervo e Fango

Dopo un paio di giorni di pioggia, non riesco a resistere alla tentazione di fare un bel giro lungo sui colli, accompagnato da un bel sole autunnale.

Il giro è il solito Wwt, 24 km e 900 D+ circa, stavolta parto per migliorare il tempo sul "giro".

Parto molto leggero, niente zaino, solo borraccia e un gel, maglietta e pantaloncini, il caldo oramai è solo un lontano ricordo, oltretutto sfodero le oramai dimenticate La Sportiva Electron GTX, supponendo che il GoreTex quest'oggi sia tutto sommato utile.

Si parte, il primo tratto è lungo l'Idice in pianura, il fiume è bello pieno d'acqua, il sentiero è corribile, le pozzanghere non sono molte, ed i primi chilometri trascorrono veloci, con le gambe che mulinano senza fatica.
Non forzo, tanto so che tra poco inizierà la prima salita, piuttosto lunga, anche se intervallata da tratti dove si può tirare il fiato. Proprio lungo la salita che porta da Castel de' Britti a via del pilastrino, trovo un bellissimo esemplare di cervo sul sentiero, non ne avevo visti mai prima con le corna così lunghe. Bellissimo.
Non si spaventa nemmeno molto, fa qualche passo e si immerge nella boscaglia, io vado avanti, galvanizzato dall'incontro. (la foto, ahimè, è scaricata da internet).


La salita prosegue, e scopro che i calanchi sono un terreno molto fangoso, l'argilla/creta sembra essere bostik che si attacca alle suole, e la corsa lascia il posto alla camminata, per stare in piedi e per non bruciare troppe forze.

Arrivato sul crinale le gambe continuano a rispondere bene, c'è un lungo tratto asfaltato e i tombini ai piedi ritornano ad assumere la loro forma originale di scarpa.

Si va via bene, il motore spinge bene ed i saliscendi vengono assorbiti con facilità. Proseguo temendo un pò i prossimi tratti sterrati.

Sul fantastico calanco della badessa i miei timori diventano realtà, il fango è ovunque, in discesa riesco a correre pensando di essere un ungulato, ma in salita ci sono dei tratti dove devo appoggiare anche le mani nel fango liquido che ricopre completamente il sentiero. Meglio, sarà un'uscita ancora più allenante.

Riesco ad arrivare all'imbocco della discesa per Mercatale con le mani completamente grigie, la discesa, resa veramente tecnica dalla pioggia, non mi ferma, cerco di non farmi spaventare troppo dal sentiero e riesco ad arrivare in fondo senza capitomboli.
Arriva la sosta alla fontana di mercatale dove mi lavo un pò.. e faccio anche entrare un pò di fango nella borraccia.... l'acqua sarà ancora più saporita da li in poi!!

Un pò di pianura e si arriva alla base della salita più dura, dalla valle si torna sul crinale, primo tratto su asfalto e cammino spingendo bene un bel passo lungo, appena si torna sul sentiero vengo fagocitato dal fango, i piedi si ingrossano di argilla e diventano pesantissimi. Devo accorciare moltissimo il passo per stare in piedi, ma non mollo, si procede.

Affrontata la salita si arriva al saliscendi sul crinale che mi riporta verso casa, cerco di stare il più possibile sull'erba, su quella superficie le scarpe riescono a scaricare un pò di fango, ma appena si torna sul sentiero, subito si riforma il blocco ai piedi, che appesantisce moltissimo la falcata e mi costringe ad un extra lavoro muscolare.

Una volta tanto sono contento di tornare sull'asfalto, le scarpe scaricano di nuovo terreno e riesco a ritornare ad un buon passo di corsa, gli allenamenti di questo periodo si sentono ho una resistenza maggiore alla fatica.
Ultimo strappo e si arriva alla discesa, dove dopo il primo tratto fatto sotto i 5 a km, applico senza sbagliare la nuova variante, che consente di evitare i cancelli, è praticamente un muro, una picchiata verso la valle, scendo senza spingere troppo, al limite dell'aderenza e finalmente mi ritrovo al ponte di ferro, oramai sono a casa, da li provo a correre senza forzare, tenendo però un buon ritmo.

Arrivo a casa e fermo il cronometro a 2:35 e 41, anche se in realtà ho fatto un pò di casino con il garmin :)

Il tempo sarà sicuramente migliorabile, ma la soddisfazione è tanta, le condizioni del sentiero erano veramente estreme!! Alla prossimaaaaaaaaaaaa

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