Eccole qui, prese un pò di tempo fa, rappresentano le mie scarpe da "asfalto veloce". Le uso nelle gare brevi, fino alla mezza maratona e nelle sedute di allenamento di qualità, con tratti percorsi al limite dello sforzo massimale.
Pesano 267 grammi, appena indossate subito si nota la leggezza, soprattutto per chi, come me, è abituato a delle scarpe più protettive o alle scarpe da trail.
La sensazione è di avere una suola più rigida e di sentire di più l'impatto con il suolo. Questo efficienta di molto il gesto e consente di avere una falcata più reattiva, diminuendo per contrappasso sensibilmente l'ammortizzazione.
Nonostante mi stia progressivamente abituando a scarpe più leggere, non mi sognerei mai di usarle in un lungo lento, dove la rullata del piede viene ancor di più accentuata e le ripercussioni sull'apparato tendineo-scheletrico sarebbero deleterie.
Sono invece il top per un'andatura "sveglia", al limite delle proprie capacità, dove anche qualche grammo in meno fa la differenza e si concretizza in un paio di secondi in meno a km :)
Morale della favola, non mi sono innamorato di queste scarpe soprattutto per il fatto che non riescono ad aiutarmi nei trail, ma solo nella preparazione di base per gli stessi, però fanno il loro porco lavoro, e lo fanno anche bene!
Ancora un altro bel prodotto di Brooks!
martedì 27 novembre 2012
lunedì 26 novembre 2012
Gessi Wild Trail - Racconto
La sveglia questa volta non suona prestissimo, il ritrovo è fissato alle 7.30, assieme ai soliti ignoti e ad una nutrita compagine del gruppo sportivo pasta granarolo.
Destinazione Casola Valsenio, per partecipare a questa nuova versione del Trail dei Gessi, che nelle due edizioni precedenti partiva invece da Borgo Tossignano.
Destinazione Casola Valsenio, per partecipare a questa nuova versione del Trail dei Gessi, che nelle due edizioni precedenti partiva invece da Borgo Tossignano.
sabato 24 novembre 2012
Obiettivi 2013
Alla vigilia del Gessi Wild Trail, probabilmente l'ultima gara fuori strada della stagione, ecco che mando in pensione la lista dei desideri 2012 (a parte il Troi dei Cimbri ed il ritiro alla Cima Tauffi tutte le date sono state rispettate), per lasciare spazio alla lista 2013.
L'annata è ambiziosamente pesante, un bell'obiettivo sfidante, un passo in avanti nel mio approccio alla corsa fuori strada.
Le date sono ancora provvisorie, ma il mese dovrebbe essere quello giusto :)
Marzo 2013 - Ultrabericus - 65 km - 2500 D+
Aprile 2013 - Traversata Colli Euganei - 42 km - 2000 D+
Maggio 2013 - Abbot's Way - 125 km - 5500 D+
Giugno 2013 - Trail del Malandrino - 70 km - 4550 D+
Luglio 2013 - Cima Tauffi Trail - 60 km - 4500 D+
Agosto 2013 - Courmayeur Champex Chamonix - 98 km - 5800 D+
Settembre 2013 - Troi dei Cimbri - 55 km - 3300 D+
Obiettivi principali i 125 km della Abbot's (sarebbe il mio record di distanza) e la CCC (anteprima di un progetto più ambizioso). Ed intanto un sacco di punti per poter iscriversi a questo progetto ambizioso, per il 2014, chiamato Ultra Trail del Monte Bianco.
Avanti tutta!
L'annata è ambiziosamente pesante, un bell'obiettivo sfidante, un passo in avanti nel mio approccio alla corsa fuori strada.
Le date sono ancora provvisorie, ma il mese dovrebbe essere quello giusto :)
Marzo 2013 - Ultrabericus - 65 km - 2500 D+
Aprile 2013 - Traversata Colli Euganei - 42 km - 2000 D+
Maggio 2013 - Abbot's Way - 125 km - 5500 D+
Giugno 2013 - Trail del Malandrino - 70 km - 4550 D+
Luglio 2013 - Cima Tauffi Trail - 60 km - 4500 D+
Agosto 2013 - Courmayeur Champex Chamonix - 98 km - 5800 D+
Settembre 2013 - Troi dei Cimbri - 55 km - 3300 D+
Obiettivi principali i 125 km della Abbot's (sarebbe il mio record di distanza) e la CCC (anteprima di un progetto più ambizioso). Ed intanto un sacco di punti per poter iscriversi a questo progetto ambizioso, per il 2014, chiamato Ultra Trail del Monte Bianco.
Avanti tutta!
lunedì 19 novembre 2012
Segavecchia Nuda Corno alle Scale Segavecchia
La sveglia suona prima dell'alba, cerco a fatica di mettermi in moto, per raggiungere Piero, Roberta, Marco e gli altri.
Ed ecco Roberta (sulla sinistra) ed Emma!!!!
Destinazione Rifugio Segavecchia, da dove partiremo per raggiungere la vetta del Corno alle Scale, una sorta di chilometro verticale autogestito.
Oggi abbiamo anche un'ospite speciale, Emma Scaunich, che con la sua esuberante simpatia fa passare in secondo piano i sui 5 titoli di campionessa italiana di maratona.
Giunti al rifugio gli esperti studiano il percorso.
Si parte, la salita non è delle più agevoli, saliamo tra le foglie che cadono, procedendo tra le nuvole basse in un ambiente tipicamente autunnale.
Salendo di quota oltrepassiamo il limite delle nubi, ed il panorama è veramente incantevole, ecco alcune foto scattate durante la salita alla cima della nuda.
Ed ecco Roberta (sulla sinistra) ed Emma!!!!
Arrivati sulla cima della nuda affrontiamo i Balzi dell'Ora, un tratto un pò più esposto che porta direttamente alla croce in cima al Corno. Siamo quasi a duemila metri, all'ombra fa discretamente freddo, ma il panorama che ci si presenta arrivati in cima è veramente stupendo, in lontananza si vede chiaramente il profilo del Monte Cimone.
Ci fermiamo a mangiare in una buca, scoprendo nuovi sapori grazie alla presenza di Chef di elevata esperienza (Piero) che mi conquista con l'accoppiata Panettone+Parmigiano, ed assieme ad Alberto (Ghiro) riportiamo alla luce le esclamazioni del buon Germano Mosconi, che mi fanno ridere fino a farmi finire a terra sul sentiero :)
Il gruppo oramai si è affiatato, la discesa passa veloce in un mare di foglie e ci riporta al Segavecchia stanchi, ma contenti.
Veramente una bellissima uscita, tutte persone spettacolari con un grande amore per la montagna, spero proprio di poter effettuare altre escursioni assieme a loro, sicuramente ricapiteranno altre occasioni.
mercoledì 14 novembre 2012
Cronaca di un giorno di ferie
Tanti bei progetti ... e pochi risultati porati a casa, ma è bello così!
Oggi sono a stato a casa in ferie per sbrigare delle commissioni, pensavo di metterci un paio d'ore e di riuscire a fare un doppio allenamento in giornata.. e invece, tutta la mattina in giro per bologna e uscita verso le 13.30.
Per impormi della qualità, ho provato a migliorare il record sul giro 1 qui intorno a casa, poco meno di un'ora. Devo aver preteso troppo dalle mie gambe già stanche prima di partire, ad un terzo del giro ero in vantaggio sul mio miglior tempo, ma poi in salita qualcosa non andava... e ho preferito trasformare il giro-record in un giro di perlustrazione, per verificare bene una nuova variante di percorso.
Ci vorrebbero più spesso queste giornate a casa, correre con la luce del sole è molto più affascinante del buio pesto serale, ma accontentiamoci di quello che passa il convento.
Intanto sto cercando di fare più di 4 allenamenti a settimana, con un paio di sedute di qualità, la mezza di Castelmaggiore è a poco più di un mese.. e il muro dell' 1:30 è li che mi aspetta.
Avanti tutta!
Oggi sono a stato a casa in ferie per sbrigare delle commissioni, pensavo di metterci un paio d'ore e di riuscire a fare un doppio allenamento in giornata.. e invece, tutta la mattina in giro per bologna e uscita verso le 13.30.
Per impormi della qualità, ho provato a migliorare il record sul giro 1 qui intorno a casa, poco meno di un'ora. Devo aver preteso troppo dalle mie gambe già stanche prima di partire, ad un terzo del giro ero in vantaggio sul mio miglior tempo, ma poi in salita qualcosa non andava... e ho preferito trasformare il giro-record in un giro di perlustrazione, per verificare bene una nuova variante di percorso.
Ci vorrebbero più spesso queste giornate a casa, correre con la luce del sole è molto più affascinante del buio pesto serale, ma accontentiamoci di quello che passa il convento.
Intanto sto cercando di fare più di 4 allenamenti a settimana, con un paio di sedute di qualità, la mezza di Castelmaggiore è a poco più di un mese.. e il muro dell' 1:30 è li che mi aspetta.
Avanti tutta!
giovedì 1 novembre 2012
PB - WereWolvesTrail Cervo e Fango
Dopo un paio di giorni di pioggia, non riesco a resistere alla tentazione di fare un bel giro lungo sui colli, accompagnato da un bel sole autunnale.
Il giro è il solito Wwt, 24 km e 900 D+ circa, stavolta parto per migliorare il tempo sul "giro".
Parto molto leggero, niente zaino, solo borraccia e un gel, maglietta e pantaloncini, il caldo oramai è solo un lontano ricordo, oltretutto sfodero le oramai dimenticate La Sportiva Electron GTX, supponendo che il GoreTex quest'oggi sia tutto sommato utile.
Si parte, il primo tratto è lungo l'Idice in pianura, il fiume è bello pieno d'acqua, il sentiero è corribile, le pozzanghere non sono molte, ed i primi chilometri trascorrono veloci, con le gambe che mulinano senza fatica.
Non forzo, tanto so che tra poco inizierà la prima salita, piuttosto lunga, anche se intervallata da tratti dove si può tirare il fiato. Proprio lungo la salita che porta da Castel de' Britti a via del pilastrino, trovo un bellissimo esemplare di cervo sul sentiero, non ne avevo visti mai prima con le corna così lunghe. Bellissimo.
Non si spaventa nemmeno molto, fa qualche passo e si immerge nella boscaglia, io vado avanti, galvanizzato dall'incontro. (la foto, ahimè, è scaricata da internet).
La salita prosegue, e scopro che i calanchi sono un terreno molto fangoso, l'argilla/creta sembra essere bostik che si attacca alle suole, e la corsa lascia il posto alla camminata, per stare in piedi e per non bruciare troppe forze.
Arrivato sul crinale le gambe continuano a rispondere bene, c'è un lungo tratto asfaltato e i tombini ai piedi ritornano ad assumere la loro forma originale di scarpa.
Si va via bene, il motore spinge bene ed i saliscendi vengono assorbiti con facilità. Proseguo temendo un pò i prossimi tratti sterrati.
Sul fantastico calanco della badessa i miei timori diventano realtà, il fango è ovunque, in discesa riesco a correre pensando di essere un ungulato, ma in salita ci sono dei tratti dove devo appoggiare anche le mani nel fango liquido che ricopre completamente il sentiero. Meglio, sarà un'uscita ancora più allenante.
Riesco ad arrivare all'imbocco della discesa per Mercatale con le mani completamente grigie, la discesa, resa veramente tecnica dalla pioggia, non mi ferma, cerco di non farmi spaventare troppo dal sentiero e riesco ad arrivare in fondo senza capitomboli.
Arriva la sosta alla fontana di mercatale dove mi lavo un pò.. e faccio anche entrare un pò di fango nella borraccia.... l'acqua sarà ancora più saporita da li in poi!!
Un pò di pianura e si arriva alla base della salita più dura, dalla valle si torna sul crinale, primo tratto su asfalto e cammino spingendo bene un bel passo lungo, appena si torna sul sentiero vengo fagocitato dal fango, i piedi si ingrossano di argilla e diventano pesantissimi. Devo accorciare moltissimo il passo per stare in piedi, ma non mollo, si procede.
Affrontata la salita si arriva al saliscendi sul crinale che mi riporta verso casa, cerco di stare il più possibile sull'erba, su quella superficie le scarpe riescono a scaricare un pò di fango, ma appena si torna sul sentiero, subito si riforma il blocco ai piedi, che appesantisce moltissimo la falcata e mi costringe ad un extra lavoro muscolare.
Una volta tanto sono contento di tornare sull'asfalto, le scarpe scaricano di nuovo terreno e riesco a ritornare ad un buon passo di corsa, gli allenamenti di questo periodo si sentono ho una resistenza maggiore alla fatica.
Ultimo strappo e si arriva alla discesa, dove dopo il primo tratto fatto sotto i 5 a km, applico senza sbagliare la nuova variante, che consente di evitare i cancelli, è praticamente un muro, una picchiata verso la valle, scendo senza spingere troppo, al limite dell'aderenza e finalmente mi ritrovo al ponte di ferro, oramai sono a casa, da li provo a correre senza forzare, tenendo però un buon ritmo.
Arrivo a casa e fermo il cronometro a 2:35 e 41, anche se in realtà ho fatto un pò di casino con il garmin :)
Il tempo sarà sicuramente migliorabile, ma la soddisfazione è tanta, le condizioni del sentiero erano veramente estreme!! Alla prossimaaaaaaaaaaaa
Il giro è il solito Wwt, 24 km e 900 D+ circa, stavolta parto per migliorare il tempo sul "giro".
Parto molto leggero, niente zaino, solo borraccia e un gel, maglietta e pantaloncini, il caldo oramai è solo un lontano ricordo, oltretutto sfodero le oramai dimenticate La Sportiva Electron GTX, supponendo che il GoreTex quest'oggi sia tutto sommato utile.
Si parte, il primo tratto è lungo l'Idice in pianura, il fiume è bello pieno d'acqua, il sentiero è corribile, le pozzanghere non sono molte, ed i primi chilometri trascorrono veloci, con le gambe che mulinano senza fatica.
Non forzo, tanto so che tra poco inizierà la prima salita, piuttosto lunga, anche se intervallata da tratti dove si può tirare il fiato. Proprio lungo la salita che porta da Castel de' Britti a via del pilastrino, trovo un bellissimo esemplare di cervo sul sentiero, non ne avevo visti mai prima con le corna così lunghe. Bellissimo.
Non si spaventa nemmeno molto, fa qualche passo e si immerge nella boscaglia, io vado avanti, galvanizzato dall'incontro. (la foto, ahimè, è scaricata da internet).
La salita prosegue, e scopro che i calanchi sono un terreno molto fangoso, l'argilla/creta sembra essere bostik che si attacca alle suole, e la corsa lascia il posto alla camminata, per stare in piedi e per non bruciare troppe forze.
Arrivato sul crinale le gambe continuano a rispondere bene, c'è un lungo tratto asfaltato e i tombini ai piedi ritornano ad assumere la loro forma originale di scarpa.
Si va via bene, il motore spinge bene ed i saliscendi vengono assorbiti con facilità. Proseguo temendo un pò i prossimi tratti sterrati.
Sul fantastico calanco della badessa i miei timori diventano realtà, il fango è ovunque, in discesa riesco a correre pensando di essere un ungulato, ma in salita ci sono dei tratti dove devo appoggiare anche le mani nel fango liquido che ricopre completamente il sentiero. Meglio, sarà un'uscita ancora più allenante.
Riesco ad arrivare all'imbocco della discesa per Mercatale con le mani completamente grigie, la discesa, resa veramente tecnica dalla pioggia, non mi ferma, cerco di non farmi spaventare troppo dal sentiero e riesco ad arrivare in fondo senza capitomboli.
Arriva la sosta alla fontana di mercatale dove mi lavo un pò.. e faccio anche entrare un pò di fango nella borraccia.... l'acqua sarà ancora più saporita da li in poi!!
Un pò di pianura e si arriva alla base della salita più dura, dalla valle si torna sul crinale, primo tratto su asfalto e cammino spingendo bene un bel passo lungo, appena si torna sul sentiero vengo fagocitato dal fango, i piedi si ingrossano di argilla e diventano pesantissimi. Devo accorciare moltissimo il passo per stare in piedi, ma non mollo, si procede.
Affrontata la salita si arriva al saliscendi sul crinale che mi riporta verso casa, cerco di stare il più possibile sull'erba, su quella superficie le scarpe riescono a scaricare un pò di fango, ma appena si torna sul sentiero, subito si riforma il blocco ai piedi, che appesantisce moltissimo la falcata e mi costringe ad un extra lavoro muscolare.
Una volta tanto sono contento di tornare sull'asfalto, le scarpe scaricano di nuovo terreno e riesco a ritornare ad un buon passo di corsa, gli allenamenti di questo periodo si sentono ho una resistenza maggiore alla fatica.
Ultimo strappo e si arriva alla discesa, dove dopo il primo tratto fatto sotto i 5 a km, applico senza sbagliare la nuova variante, che consente di evitare i cancelli, è praticamente un muro, una picchiata verso la valle, scendo senza spingere troppo, al limite dell'aderenza e finalmente mi ritrovo al ponte di ferro, oramai sono a casa, da li provo a correre senza forzare, tenendo però un buon ritmo.
Arrivo a casa e fermo il cronometro a 2:35 e 41, anche se in realtà ho fatto un pò di casino con il garmin :)
Il tempo sarà sicuramente migliorabile, ma la soddisfazione è tanta, le condizioni del sentiero erano veramente estreme!! Alla prossimaaaaaaaaaaaa
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