Esco per godermi qualche raggio di sole che oramai era un amico dimenticato.
Non faccio tempo a rendermi conto delle condizioni limite dei sentieri che finisco steso come un attaccante falciato in area di rigore... ricostruisco la dinamica dell'incidente e identifico il sasso criminale.
Guardo il cronometro.. 2 minuti e 30 secondi... una partenza con il botto. Me ne frego e proseguo a correre.
Trabucchi e company hanno ragione.. solo dopo qualche chilometro mi accorgo del sangue che mi ha colorato il ginocchio.. vabbè... si va avanti, visto che non fa male :)
Il giro è spettacolare, rifaccio la variante imparata con Leo e il sentiero scorre prima in mezzo agli ultimi colori rimasti appesi alle latifoglie e poi sul gesso reso grigio come l'asfalto dalle piogge di questi giorni, stupendo balcone sulla vallata dell'Idice.
Un giro splendido, da solo in mezzo alla natura, salite e discese vissute dentro, diventando un vero e proprio rimedio a tutti i mali... il ginocchio mi porterà fino in fondo, il dolore farà capolino solo dopo la doccia, come se avesse capito che non avrebbe dovuto rovinarmi questa splendida uscita.
Splendido! Che invidia! Le ginocchia per fortuna rotulano fedeli...
RispondiEliminaCiao, Mariano
@marianorun: Finchè c'è rotula c'è speranza :) Grazie della visita!F
RispondiElimina