Troppo facile ricercare dei parallelismi tra la vita e la corsa.
Con il passare dei chilometri il cervello si abitua ad accostare queste due realtà e ad osservarle sotto la medesima prospettiva.
Immagino sia proprio per questo che alcune frasi riescono ad emozionarmi più di altre, perchè arrivano dalla corsa e si possono adattare facilmente alla vita.
Le frasi che ho nella testa sono di Stephane Brosse, recentemente deceduto nel corso della traversata della cresta del Monte Bianco, mentre seguiva Kilian Jornet Burgada nella ennesima sfida al limite delle capacità umane.
Le sue parole, contenute anche nel cortometraggio a Fine Line, lasciano il segno.
Stephane dice che la libertà è la possibilità stessa di scegliere. Di decidere quello che sarà nella nostra vita. Inoltre fa notare che la felicità è ovunque, ci circonda in ogni momento, ma bisogna saper osservare attentamente per coglierla. Molto spesso finiamo per accorgercene troppo tardi.
In queste due frasi a mio avviso è racchiuso il significato di tutto, perché felicità e libertà sono due ingredienti fondamentali di quella che è per me la vita ideale. Forse la vita ideale di qualsiasi essere che cammina su questa terra.
La stessa scelta di confrontarsi con nuovi limiti, del mettersi in discussione giorno dopo giorno, si sposa alla perfezione con le sue parole.
Quella spinta che ci porta a spostare un passo più in avanti il limite è il frutto di una scelta, razionale od emotiva, che ci fa sentire realizzati, liberi e in sintonia con la natura.
Natura che a volte ci abbraccia amorevolmente ed altre volte ci scaccia in malomodo, sbattendoci in faccia la nostra condizione di esseri impotenti e mortali.
Sono parole strane, che ai più suoneranno inutili, che costituiscono però la spina dorsale del mio modo di vivere che condivido con tutti quelli che ancora riescono ad emozionarsi e a soffrire, ricercando la propria felicità nella maniera più semplice ed essenziale possibile, il contatto con la natura.
Voglio vivere da uomo libero, voglio scegliere.
Consapevole dello sbigottimento che leggerò negli occhi di molte delle persone che mi incontreranno e giudicheranno, gli occhi di chi si ferma solamente all’apparenza.
Estasiato dell’amore che percepirò dal cuore di quelle persone che mi accompagneranno, ognuno a suo modo, in questa splendida avventura che è la vita.
Flavio, quel che hai scritto è il nostro vangelo...
RispondiElimina