Sarà un caso, sarà una coincidenza, ma stasera ho avuto la conferma che godersi la corsa liberi da cronometro e schemi predefiniti dà i suoi frutti.
Ho finalmente messo al suo posto la Maratona di Roma, ovviamente nella mia testa. Stavo cadendo nella solita gabbia cronometrica, vado così vado cosà ... e invece stavo andando affanculo!
Poca voglia, allenamenti poco focalizzati, erano il segno che qualcosa non andava.
Ora ho trovato l'andatura da tenere nella mia prima maratona, sarà l'andatura dell'amicizia, rimarrò con il mio amico Ninnus, che non vedo da mesi, dall'inizio alla fine. E l'importante sarà arrivare in fondo.
Questa sarà la mia andatura, che il cronometro vada a cagare.
Presa questa decisione, stasera nel corso di un'uscita rischiarata dalle ultime luci della sera, ecco piombare, assolutamente inaspettato, il miglior tempo sul giro breve. Le gambe andavano da sole, alleggerite anche dal massaggio di Martino di ieri, la testa non era appesantita dalla corsa, ma la usava, come deve essere, come trampolino per lanciarsi verso altri pensieri.
Bellissimo! Così deve essere, ho trovato la mia strategia, seguire il mio modo di vedere la corsa. Senza compromessi.
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