Per riuscire a portare a casa il chilometraggio previsto, decido di raggiungere Pianoro direttamente da casa, correndo per i boschi partendo prima del sorgere del sole.
La pioggia, unitamente alla neve in fase di scioglimento, rendono ogni sentiero sterrato veramente duro da affrontare, soprattutto le salite, dove bisogna camminare con attenzione per evitare di "pattinare" all'indietro.
La prima salita è la più temibile, anche a causa delle gambe imballate, arrivato in cima il paesaggio mi ridà un pò di carica (le foto hanno un colorino un pò troppo finto, sarà stata la poca luce o la nebbia :P)
Ecco la vallata che mi si presenta davanti
La salitella successiva..
E laggiù in fondo, coperto dalla nebbia, Botteghino di Zocca, località di transito per dirigersi verso Pianoro.
La discesa scorre bene ed il tratto di asfalto per raggiungere di nuovo il sentiero non mi pesa molto.
Incrocio un paio di branchi di cerbiatti, il primo dei quali si ferma stupito a fissarmi, scappando solamente al mio movimento anomalo per prendere il cellulare e fare una foto.
Chissà cosa avranno pensato :)
Cerco poi di individuare il sentiero giusto anche se ad un certo punto, pur di non perdermi del tutto, decido di tagliare direttamente verso la strada principale, rimandando a momenti migliori la perlustrazione di quella zona.
Poche centinaia di metri di asfalto e da dietro una macchina mi suona, mi risveglio dal mio torpore fatto di acqua nelle scarpe, mani gelate, musica nelle orecchie e nebbia in giro, per constatare che la macchina accanto a me aveva a bordo Mariagrazia ed Elisa, che stavano andando verso la partenza.
Chiedo quanto manca a Pianoro per avere un'idea... bene o male quello che mi aspettavo, mi aspetta quasi solo discesa.
Arrivo alla partenza (niente male come frase)
Trovo altri disperati come me che hanno affrontato pioggia e gelo, oltre a Mariagrazia ed Elisa sopra citate, troviamo anche Luca, Monica, Giacomo, Roberta, Giovanna e l'inossidabile cinghiale Piero.
Assieme a loro attendo la partenza della gara, facendo coppia fissa di cinghiali con Piero.
Devo ringraziarlo ancora una volta, senza di lui chissà come sarei arrivato! Invece in due tutto si affronta meglio e con più energia. Devo ammettere che anche i numerosi ristori mi hanno aiutato (specie il vin brulè dopo 2,5 km), ma la compagnia fa molto!
Raggiungiamo il traguardo dopo 2 ore e 12 minuti, sicuramente non un tempo da record, ma tenendo conto di pioggia sulla testa, della neve in alcuni tratti e delle gambe appesantite, direi proprio un gran bel risultato!
Dopo l'arrivo ancora mi mancano due chilometri per arrivare "a livello", ed ecco che ancora il Santo Cinghiale Piero mi accompagna in questa follia, fino a che finalmente si ritorna al coperto, per farsi una bella salsiccia alla griglia!
Una gran bella giornata, complimenti a tutti i finisher e .. avanti tutta! :)
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